Per t.i.a., o Tarsu, si suole generalmente definire la Tariffa per l’igiene ambientale che dal 1999 va a sostituire per legge la tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani. Secondo una circolare emessa dal ministero delle Finanze l’11 novembre 2010 (la n. 3/DF) essa corrisponde al prezzo da pagare allo Stato per far sì che i rifiuti vengano rimossi dalle case.
Per la t.i.a., che qualcuno può conoscere anche con la denominazione di Ta.ri., è possibile richiedere una prescrizione, scaduta la quale la tassa non va più pagata.
E proprio a proposito di prescrizione e scadenza t.i.a. è incentrato l’articolo che state leggendo su questa pagina.
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Ecco cosa dice la legge in merito a prescrizione e scadenza t.i.a.
Essendo il suddetto tributo un pagamento effettuato a fronte di prestazioni giuridiche, quando si parla di prescrizione e scadenza t.i.a. si intende un periodo di cinque anni che parte dal giorno della notificazione della cartella di pagamento.
Per avanzare il ricorso, il consumatore deve portare tutta la documentazione del caso alla Commissione Tributaria pertinente per il territorio di competenza e provare a ottenere la possibilità di non pagare la tassa secondo quanto dètta la legge in merito a prescrizione e scadenza t.i.a.
A chi rivolgersi per avere un consiglio su prescrizione e scadenza t.i.a.
In merito a eventuali consigli e suggerimento su prescrizione e scadenza t.i.a., l’utente può rivolgersi in qualunque momento ad associazioni dei consumatori quali Federconsumatori, Codacons, Assoutenti, Adiconsum, Adoc, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale dei Consumatori e Lega Consumatori.