L’aumento addizionale regionale e un’addizionale aggiuntiva all’imposta statale Irpef, disciplinata dall’articolo 50 del decreto legislativo del 15 dicembre 1997 n.446 e relative modifiche.
Come una gran quantità di imposte versate dagli italiani allo Stato, anche l’aumento addizionale regionale non è stato risparmiato dalla politica di risanamento della crisi economico-finanziaria ad opera del governo Monti e della manovra Salva Italia. Per molti lavoratori, infatti, gli stipendi da Gennaio saranno più leggeri proprio a causa dell’aumento dell’aliquota Irpef che è arrivato all’1,23% con un incremento pari allo 0,33%.
A discrezione della Regione, inoltre, tale aliquota potrà essere portata allo 0,50%, incrementabile ulteriormente di un altro 0,3% qualora la Regione stessa si ritrovi a fronteggiare un deficit sanitario.
L’aumento addizionale regionale e gli stipendi di Marzo
Anche per quanto riguarda il mese di Marzo, gli stipendi degli italiani risulteranno essere più bassi proprio a causa dell’aumento addizionale regionale. Tale imposta tocca tutte le Regioni italiane (eventuali differenze tra Nord e Sud saranno determinate dall’ammontare di debiti accumulati negli anni). I Comuni, infatti, hanno tempo fino al 30 giugno 2012 per aumentare l’Irpef.
Ma l’aumento addizionale regionale è solo una delle tante voci che contribuiranno a ridimensionare gli stipendi degli italiani nel corso di questo austero 2012. Imu, Irap e tasse varie come quella sui beni di lusso, sulla benzina, sul bollo e sul tabacco vanno ad aggravare ancor di più le uscite degli italiani che, secondo l’Uil raggiungeranno anche punte di 461 euro.
A quanto ammonta esattamente l’aumento addizionale regionale?
Mediamente, l’aumento addizionale regionale dovrebbe ammontare a circa 67 euro a persona. Ovviamente, sottolineiamo che si tratta di una media, in quanto, come premesso, ogni Regione potrà decidere di incrementare l’imposta già aggravata dall’aumento applicato dal governo.
In Veneto, ad esempio l’aumento addizionale regionale dovrebbe sfiorare gli 83 euro, mentre in Puglia esso dovrebbe essere pari a 45 euro pro capite. In Lombardia, ancora, la tassa si aggira intorno agli 80 euro e si scende leggermente in Calabria con un aumento addizionale regionale di 50 euro.