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I versamenti F24 inferiori al minimo

versamenti F24 inferiori al minimo

Relativamente a quelli che sono i versamenti da effettuare tramite modello F24, se la somma da saldare risulta essere inferiore alla soglia minima prevista dalla legge, il contribuente potrebbe non essere tenuto ad erogare alcunché.
IVA, Irpef, addizionali regionali e comunali, Irap e l’Ires: per tali imposte, infatti, i versamenti F24 inferiori al minimo non devono essere necessariamente pagati.
Vediamo di seguito, passo dopo passo e imposta dopo imposta, a quanto ammontano i versamenti F24 inferiori al minimo per non essere elargiti dal contribuente.

Iva e Irpef: tutto sui versamenti F24 inferiori al minimo

Per quanto riguarda l’Iva, risultano godere della suddetta agevolazione, quei versamenti F24 inferiori al minimo che non superano i 10,33 euro (103,29 per l’acconto). Relativamente all’Irpef, invece, l’importo minimo è pari a 12 euro (51,65 per l’acconto). Se la somma che, da contribuenti, dovrete dunque elargire non supera i valori appena riportati vi consigliamo di informarvi adeguatamente su come fare a verificare la possibilità di non pagare alcuna quota.

Addizionali regionali e comunali, Irap e Ires: come comportarsi in merito ai versamenti F24 inferiori al minimo

Per l’Irap a saldo, ancora, non si può parlare di versamenti F24 inferiori al minimo se la quota da erogare risulta superiore ai 10,33 euro (per l’acconto, invece, bisogna fare una piccola differenza tra un minimo a 51,65 euro per società di persone o di persone fisiche e un minimo di 20,66 euro nel caso di società di capitali o di enti soggetti a Ires). Relativamente all’addizionale regionale e all’addizionale comunale, la soglia da non superare per i versamenti F24 inferiori al minimo è di 12 euro, sia per quanto riguarda il saldo che l’acconto. Stesso limite è previsto infine per per l’Ires a saldo (20,66 per quanto attiene invece all’Ires in acconto).

 

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