Si avvicina il momento delle dichiarazioni dei redditi e di una lunga serie di incombenze per tutti i cittadini e contribuenti italiani e ne derivano una serie di impegni cui assolvere. Tra questi, ormai da molti anni, nell’ambito della materia che disciplina la dichiarazione dei redditi e, più in generale, l’ambito fiscale, esiste l’8 per mille 2013. Ma prima di parlare di quelle che sono le novità più recenti che caratterizzano l’8 per mille 2013, occorre spiegare in potentissima sintesi a cosa facciamo riferimento quando parliamo dell’8 per mille.
Come versare l’8 per mille 2013: la legge
La legge che disciplina l’8 per mille 2013 è molto vecchia, ha più di venti anni di vita, ma nel nucleo concettuale non ha subito modifiche degne di nota: diciamo che prescrive la possibilità per tutti i contribuenti del nostro Paese di destinare l’8 per mille 2013 del proprio gettito Irpef a differenti Enti. Attenzione: ovviamente il contribuente non destina l’8 per mille 2013 in toto all’ente scelto, ma tutte le quote prelevate dall’8 per mille 2013 vengono messe insieme in un unico fondo e solo successivamente vengono ripartite in base alla proporzione delle indicazioni ricevute.
Come versare l’8 per mille 2013: i destinatari
Vediamo adesso quali sono le differenti possibilità di scelta per quanto riguarda la destinazione dell’8 per mille 2013 tra cui i contribuenti del nostro Paese possono operare la propria scelta di comodo. Le destinazione per l’8 per mille 2013 sono: lo Stato (per iniziative di carattere sociale o umanitario), la Chiesa Cattolica (per iniziative di carattere religioso o caritativo), l’Unione Italiana delle Chiese Crisitine Avventiste del 7° giorno, le Assemblee di Dio in Italia, la Chiesa Valdese, l’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.