Cos’è la vidimazione libri sociali e perché è così importante per la gestione di un’impresa? Ecco tutto quello che c’è da sapere sui libri sociali e sugli obblighi per le imprese per quanto riguarda la vidimazione libri sociali.
In cosa consiste la vidimazione libri sociali?
La vidimazione libri sociali è obbligatoria per le imprese che hanno la sigla:
– SRL;
– SPA;
– SAPA.
I libri sociali sono quei registri obbligatori per l’impresa e sono:
– Il libro dei soci (le Srl sono escluse dall’obbligo della vidimazione libri sociali per il libro dei soci).
– Il libro delle adunanze e delle assemblee;
– Il libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione dell’impresa o del consiglio di gestione;
– Il libro del comitato esecutivo (assemblee e decisioni);
– Il libro del collegio sindacale;
– Il libro delle obbligazioni dell’impresa;
– Il libro delle assemblee e delle decisioni prese dagli obbligazionisti;
– Il libro degli strumenti finanziari.
La vidimazione libri sociali si può fare tranquillamente alla Camera di Commercio della vostra città, dove è registrata la vostra impresa. Una volta presentati i documenti per la vidimazione libri sociali, l’ufficio ha fino a 30 giorni lavorativi per mettere il famoso timbro obbligatorio con la vidimazione libri sociali. Si dà questo tempo per dare modo alla Camera di Commercio di verificare i documenti prima della vidimazione libri sociali. Quando lasciate i libri sociali, avrete in cambio una ricevuta che dovete presentare per ritirarli. Naturalmente, la vidimazione libri sociali ha diversi costi di ufficio per il disbrigo della pratica.
I costi per la vidimazione libri sociali
L’impresa per la vidimazione libri sociali dovrà pagare il bollo di 14,62 Euro ogni 100 pagine di documenti. In più, ci sono i diritti di segreteria, che vengono gestiti dalla Camera di Commercio e che sono pari a 25 Euro. Le cooperative e i consorzi pagano altri 67 Euro ogni 500 pagine, mentre un’impresa edile ne paga solo 16,75 Euro se si tratta di edilizia popolare. Le ONLUS sono escluse dal pagamento, in quanto enti di beneficenza a sostegno dei più bisognosi (ma soprattutto perché il loro reddito dipende dalle donazioni). Per maggiori informazioni, potete chiedere alla vostra Camera di Commercio e al vostro commercialista, che vi fornirà tutte le risposte ai vostri dubbi in materia fiscale.