Tasse da pagare seconda casa: il Governo le ha varate per renderle più care delle tasse sulla prima casa, perché la seconda viene considerata un lusso da tassare. Le tasse da pagare seconda casa sono diverse e non tutte vanno pagate allo stato o all’agenzia delle entrate: spesso, anche i Comuni riescono ad andare avanti con questi pagamenti. Quali sono le tasse da pagare seconda casa? Quali tasse sono da pagare all’agenzia delle entrate e quali al Comune di residenza?
Le varie tasse da pagare seconda casa
Le tasse da pagare seconda casa riguardano:
– Lo stato, come IMU, tasse sui rifiuti, ecc.
– Il Comune, come parte dell’IMU, le tasse da pagare seconda casa per la registrazione dell’immobile pari al 7% del prezzo di vendita della seconda casa, le tasse ipotecaria e catastale;
– L’agenzia delle entrate, che aumenta le tasse da pagare seconda casa con l’aumento del reddito del contribuente proprietario della seconda casa.
Per calcolare alcune tasse da pagare seconda casa, il Governo e lo stato si sono riferiti al valore catastale della casa e non al prezzo della casa sul Mercato. Se la casa ha un valore catastale di 600, quel valore va moltiplicato per un coefficiente più elevato rispetto alla prima casa, il coefficiente 126. Solo dal risultato viene calcolato, ad esempio, il costo delle tasse da pagare seconda casa ipotecarie. Naturalmente, le tasse da pagare seconda casa non possono che aumentare se la casa non è affittata o se gli affitti non sono regolati da contratti agevolati sulla casa come nel caso della cedolare secca.
Come rientrare nelle tasse da pagare seconda casa
Per rientrare nelle tasse da pagare seconda casa, non ci resta che affittarla. Per farlo, l’ideale è investire su una casa simile alla prima casa, in modo da poterla affittare più facilmente e ridurre così le tasse da pagare seconda casa imposte dal Governo.
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