L’indipendenza finanziaria, per l’economia e la contabilità di un’azienda rappresenta la percentuale di attività di impresa che può essere garantita dal capitale ed è un valore valido sia per imprese individuali che per assetti societari. Ma come si calcola l’indice di indipendenza finanziaria?
Calcolo dell’indice di indipendenza finanziaria
Il grado di indipendenza finanziaria, che talvolta è indicato come IIF (indice di indipendenza finanziaria), viene calcolato in sede di bilancio ed è un indice di tipo finanziario, e come tutti gli indicatori di struttura fa quindi riferimento allo Stato Patrimoniale dell’impresa.
Il calcolo dell’indice di indipendenza finanziaria è molto semplice: è dato dal rapporto tra Patrimonio Netto (calcolato come capitale più riserve) e l’insieme delle Attività in bilancio (escluse le disponibilità liquide).
A seconda del suo valore, è possibile valutare la situazione finanziaria di un’azienda:
- se l’indice assume valore pari a 0, l’azienda è finanziata completamente dall’esterno;
- con un valore fino a 0,33, la struttura finanziaria presenta uno squilibrio grave dovuto a debolezze nello Stato Patrimoniale;
- se il valore dell’indice è compreso tra 0,33 e 0,55 la struttura finanziaria è da ritenersi squilibrata ma tale difetto non è grave. Ciononostante, la situazione va seguita e studiata;
- con un valore superiore a 0,55 e inferiore a 0,66 la situazione finanziaria è equilibrata;
- con IIF che va da 0,66 a 1, la situazione è molto equilibrata. In questo caso, il valore rappresenta la situazione ottimale per lo sviluppo ed espansione dell’azienda;
- se l’IIF è pari a 1, allora l’azienda è finanziata interamente con mezzi propri.
Le informazioni ottenute dall’indipendenza finanziaria
L’indice di indipendenza finanziaria, oltre a fornire preziose informazioni sull’equilibrio della struttura finanziaria, permette di definire l’esatto momento in cui l’azienda può cominciare ad investire per la sua espansione. Come precedentemente accennato, se l’indice IIF è compreso tra 0,66 e 1, tale situazione indica che almeno il 60% dell’attività di impresa viene finanziata con mezzi propri: è quindi il momento opportuno per richiedere un prestito al fine di sbilanciarsi in nuovi investimenti per espandere la propria attività.
Al contrario, se la situazione è sbilanciata a livello finanziario (quindi l’IIF è inferiore di 0,55) allora bisogna aspettare prima di azzardare nuovi investimenti che potrebbero essere deleteri per l’azienda.