Crisi economica in Cina: anche lo stato più importante del mondo è in crisi economica. Com’è possibile? In realtà, la crisi economica in Cina non dipende assolutamente da quella europea. Si tratta di una crisi economica interna, basata sulle contraddizioni del mercato cinese. Infatti, se da un lato questo stato è fonte di capitali e di ogni forma di bene e di consumi, dall’altro vive della vendita dei propri prodotti anche all’estero. Nello stesso stato estero di cui è conc0rrente (come nel caso degli Stati Uniti), la Cina è un finanziatore (cioè la crisi economica in Cina è dettata dal fatto che questo stato investe negli Stati Uniti e non solo e fa da concorrente agli Stati Uniti con le proprie produzioni e i propri consumi).
Gli effetti della crisi economica in Cina
La crisi economica in Cina consente di vedere un po’ meglio come funziona il mercato cinese e i suoi effetti sul resto del mondo. Infatti, anche se i consumi interni aumentano, il mercato cinese è costretto ad esportare all’estero per non affondare. Le forme di bene cinesi, acquistate all’estero, aumentano così di prezzo con la crisi economica in Cina, creando ripercussioni sia sull’Economia dell’estero finanziata (vedi Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Italia in cui il mercato cinese ha deciso di investire con titoli di stato), sia sui consumi diretti (cioè, se si poteva risparmiare sul bene cinese perché costava meno, ora, con la crisi economica in Cina e il mercato cinese al collasso questo non è più possibile). Chi ci perde di più è soprattutto chi ha deciso di investire dopo la crisi economica in Cina nel breve periodo, cioè con le nuove produzioni.
Come nasce la crisi economica in Cina
La crisi economica in Cina nasce dallo squilibrio tra la politica e il mercato cinese. Lo stato, infatti, è un regime comunista, che è contrario allo sviluppo del mercato cinese (incentivato però sottobanco). I grandi capitali sono stati investiti all’estero, causando un doppio binario molto pericoloso e la crisi economica in Cina.