Investimenti semestrali: parliamo a chi vuole investire capitali in azioni senza dover aspettare un anno per ottenerne un rendimento redditizio. Infatti, la crisi finanziari ha costretto gli italiani a ridurre le modalità di risparmio e di investimento e questo sconsiglia chi vorrebbe investire capitali in azioni a lungo termine. Gli investimenti semestrali rappresentano quindi un’ottima risposta, purché gli italiani sappiano scegliere bene. Al momento gli investimenti semestrali più redditizi in termini di rendimento sono i BOT, titoli di stato che avevano subìto un lieve calo negli ultimi tempi. Come mai? Perché vale la pena di investire capitali in azioni di questo tipo?
Gli investimenti semestrali in titoli di Stato
Anzitutto, gli investimenti semestrali si dividono in tre categorie: si può scegliere di investire capitali in azioni delle società, diventando proprietari di una quota di sei mesi (con la crisi economica e la chiusura di molte aziende, questo tipo di investimenti semestrali è sconsigliabile); di investire con un conto deposito bancario (con un rendimento veramente basso, pari al massimo al 3% lordo contando anche le spese accessorie che le banche collegano al conto deposito); oppure decidere di investire capitali in azioni con i cosiddetti BOT, investimenti semestrali in titoli di stato italiani. Con la crisi economica e il declassamento, questi titoli di Stato sono arrivati ad un rendimento tra il 5% e il 7% del capitale investito inizialmente. Si tratta di punte, ma è anche vero che i titoli di stato superano in termini di rendimento un conto deposito, non hanno altissime spese e sono certamente più sicuri per chi intende investire capitali in azioni (poiché i titoli di stato sono garantiti anche dalla UE in tempi di crisi economica come questa).
Le opportunità degli investimenti semestrali
Gli investimenti semestrali offrono notevoli opportunità agli italiani che intendano investire capitali in azioni: sicurezza, flessibilità, rendimento e la certezza che i contanti saranno disponibili presto per fronteggiare la crisi economica.