Riforma del condominio: le novità sono introdotte dal Governo Monti per rendere più flessibile la gestione del condominio e delle spese che vanno appena fuori la porta di casa. Le novità più importanti riguardano gli amministratori e le assemblee di condominio, ma anche il modo di gestire le spese e l’organizzazione, che diventerà più efficace e più veloce nei tempi. Vediamo in cosa consiste nei dettagli la riforma del condominio per gli italiani.
La riforma del condominio: le maggiori novità
La riforma del condominio prevede novità importanti per gli amministratori, soprattutto in fatto di trasparenza. Infatti, tutto il denaro depositato dagli italiani per le spese di gestione del condominio da oggi in poi dovranno passare su un conto corrente intestato al condominio e non più nelle mani degli amministratori. In più, gli amministratori non dovranno essere scelti ogni anno, ma se sapranno fare bene il loro lavoro potranno rimanere nel loro posto finché l’assemblea non deciderà di sollevarli dall’incarico semplicemente mettendo la voce come punto all’ordine del giorno. Infine, gli amministratori devono stare attenti ai casi di morosità: entro 6 mesi dall’avviso di mancato pagamento, gli italiani devono avere un rendiconto delle spese non pagate con tutte le morosità e gli interessi applicati dal condominio direttamente dagli amministratori. In ogni caso, è l’assemblea a decidere se gli amministratori vadano sollevati o no: anche un singolo condomino può farne richiesta se sospetta che gli amministratori non siano trasparenti nella gestione del denaro del condominio. La riforma del condominio prevede anche che l’assemblea non gestisca solo le parti comuni (come prima del Governo Monti), ma che gli italiani dell’assemblea possano scegliere di vendere, di cedere o di acquistare spazi comuni come un unico soggetto giuridico. La riforma del condominio nasce dopo le leggi del 1942 e rappresenta un ottimo modo per rendere più flessibili e meno burocratiche alcune pratiche.
La riforma del condominio a chi rivolgersi
Per ulteriori informazioni, chiedete al vostro amministratore e visitate i siti delle associazioni per i consumatori o per il cittadino sulla riforma del condominio.