Disoccupazione laureati 2012: le statistiche parlano chiaro. Dal 2011 la disoccupazione laureati 2012 è salita esponenzialmente del 41% rispetto al 2011. Un dato inquietante, se si pensa che la crisi economica si sconfigge solo se si decide di investire nella formazione dei giovani e nella tecnologia. Da cosa dipende il tasso della disoccupazione laureati 2012? I fattori sono diversi: l’assenza di un posto di lavoro stabile o precario, il totale distacco tra l’ambiente universitario italiano e le richieste del mercato del lavoro, le scarse opportunità lavoro per i giovani, il mancato turn-over dei dipendenti pubblici pur di fare cassa e di risparmiare nel bilancio dello stato. Analizziamo i dati della disoccupazione laureati 2012 per vedere tutte le conseguenze e le soluzioni per arginare il fenomeno.
Lavoro
Srl a capitale ridotto
Srl a capitale ridotto: è una delle grosse novità promosse dall’entrata in vigore Decreto Sviluppo 2012 per quanto riguarda le nuove società in fase di start up. Gli italiani che possono aprire una Srl a capitale ridotto devono avere un’età non inferiore ai 35 anni e un bilancio non superiore a 9999 euro l’anno (facendo riferimento alla dichiarazione dei redditi). Per gli italiani che hanno un’età compresa tra i 18 e i 34 anni, la legge già prevede la società a responsabilità limitata semplificata, che permette nuove opportunità lavoro per i giovani imprenditori. La Srl a capitale ridotto avrà come sigla srlcr, che definirà la società a responsabilità limitata a capitale ridotto. Quali sono i vantaggi della Srl a capitale ridotto?
Licenziamento dipendenti pubblici
Licenziamento dipendenti pubblici: ancora una volta il lavoro è la chiave del Governo. L’idea è di dire addio al posto fisso. Anche chi lo ha già dovrà adeguarsi a nuovi standard. In realtà è uno slogan che abbiamo già sentito tante volte: si sviluppa il lavoro a tempo indeterminato, ma questo non è garanzia di un posto fisso, perché anche i dipendenti pubblici dovranno dare dei risultati in termini di rendimento nel proprio lavoro se intendono restare. La Fornero è molto chiara su questo punto: non devono esistere diversi comportamenti tra i dipendenti pubblici e quelli privati. E il licenziamento dipendenti pubblici è il risultato.
Carta blu immigrazione
Carta blu immigrazione: i cittadini extracomunitari che hanno un lavoro e che vivono in Italia da molti anni oggi hanno uno strumento in più per far valere i propri diritti. Parliamo della carta blu immigrazione che entrerà in vigore in base al decreto legge europeo 2009/50/CE. La carta blu immigrazione non sarà valida solo in Italia, ma in tutti i Paesi dell’UE che aderiscono all’iniziativa. L’idea dietro la carta blu immigrazione è di sviluppare l’integrazione tra le varie popolazioni d’Europa e dare la possibilità di un futuro migliore anche a quei cittadini che vivono situazioni di guerra nel loro stato. Cosa dive l’Europa in merito alla carta blu immigrazione?
Contratti a chiamata pubblici esercizi
Contratti a chiamata pubblici esercizi: una nuova forma di lavoro, ancora più precaria rispetto ai contratti a progetto o alle ritenute d’acconto. I contratti a chiamata pubblici esercizi prevedono che i dipendenti pubblici siano sempre disponibili allo stesso modo in cui un cameriere deve esserlo sotto Natale: quando il lavoro aumenta, ecco scattare i contratti a chiamata pubblici esercizi. Questi tipi di lavoro generalmente riguardano servizi di data entry (cioè quanto i dipendenti pubblici devono creare sul PC un archivio dati), oppure quando i dipendenti pubblici a tempo indeterminato sono in ferie ed è necessario sostituirne qualcuno per tenere attivo il servizio. Insomma, il lavoro anche come dipendenti pubblici si fa sempre più precario, ma vediamo come funzionano i contratti a chiamata pubblici esercizi.
Come cercare lavoro su Facebook e guadagnare online
Stando a quanto rivelerebbero alcune recenti ricerche, quello che è senza ombra di dubbio il social network più famoso e frequentato della storia di tutti
Quali sono i costi da affrontare per aprire un ristorante?
In un precedente articolo (cliccate qui per leggerlo), avevamo ampiamente descritto tutto ciò che c’è da sapere relativamente all’iter procedurale indispensabile per aprire una rivendita
Come fare per aprire una rivendita di pane
Per tutti coloro che desiderino scoprire come fare per aprire una rivendita di pane, questo potrebbe rivelarsi senza dubbio l’articolo giusto. Analizzando e valutando, infatti,
Riduzioni agevolazioni fiscali riforma del lavoro 2012
Riduzioni agevolazioni fiscali riforma del lavoro 2012: pochi italiani sanno che la crisi del lavoro e il debito italiano hanno contribuito a ridurre con la legge 92/2012 del ministro Fornero le agevolazioni previste per il lavoro, sia per i dipendenti, sia per i titolari delle società, sia per le partite IVA. In cosa consistono i tagli e le riduzioni agevolazioni fiscali riforma del lavoro 2012? Si tratta di agevolazioni già previste al momento della dichiarazione dei redditi, che vengono però ridotte in percentuale. Per esempio, utilizzare il proprio camion per lavoro da parte degli italiani ha subìto un netto taglio per la Fornero dal 40% al 27,75%, con una percentuale di differenza di -12,25%. Ma è solo l’inizio: quali saranno le nuove riduzioni agevolazioni fiscali riforma del lavoro 2012?
Finanziamenti regime minimis
Finanziamenti regime minimis: con il nuovo decreto del Governo, sono cambiate le società che possono rientrare nel regime dei minimi. Oltre ai settori che già prima non potevano richiedere il regime dei minimi (come l’editoria), ora c’è un nuovo onere per le società: per aprire la partita IVA, infatti, le società dovranno fatturare annualmente a partire dal 2012 18000 euro l’anno come fatturato minimo, e in questo fatturato non deve risultare più del 40% riconducibile ad uno solo dei clienti della società (per evitare che dietro la partita IVA si nasconda un rapporto dipendente non assicurato e datore di lavoro che approfitta della partita IVA). Detto questo, gli italiani che hanno una società con il regime dei minimi possono chiedere dei finanziamenti regime minimis da parte dello stato o da parte delle Regioni, finanziamenti non richiedibili alle banche a causa delle fortissime garanzie. Vediamo di cosa si tratta.